L'azienda nasce nel 1980, a Reggio nell'Emilia, come specialista nel mondo dell'antincendio partendo dalla commercializzazione, e manutenzione, di estintori portatili e attrezzature di settore. Dopo soli 10 anni di attività viene inaugurata la nuova Divisione Impianti, permettendo così alla società di ritagliarsi un proprio spazio nel settore dedicato alla progettazione, installazione e manutenzione di Impianti di Spegnimento fissi.
Video istituzionale
In occasione di Fire Safety Expo 2019 Bettati Antincendio presenta il nuovo video istituzionale.
Perchè Bettati Antincendio
Qualità certificata
Tutti i prodotti e sistemi Bettati sono testati prima in sede e, dopo aver superato tutte le prove secondo gli standard qualitativi, vengono nuovamente testati e collaudati dai vari enti certificatori di competenza.
Grande esperienza
Con oltre 30 anni d'esperienza sul campo, l'azienda, continua a sviluppare, e certificare, nuovi sistemi tempestivi per la lotta al fuoco.
Soluzioni personalizzate
Non c'è limite alla protezione. Bettati, grazie al proprio staff tecnico qualificato, progetta e realizza soluzione di protezione antincendio secondo le esigenze del cliente sempre in conformità alle normative vigenti.
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Bettati antincendio
41 anni di esperienza al servizio della sicurezza antincendio
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Dal 17 gennaio 2020 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n° 163 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 02 gennaio 2020 che reca la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra e dei relativi regolamenti di esecuzione della Commissione europea, attuati con DPR n. 146/2018.
Il nuovo decreto, che abroga il D.Lgs 26/2013, prevede SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE per la violazione degli obblighi in materia di prevenzione delle emissioni e di sistemi di rilevamento delle perdite, incaricando l’attività di vigilanza agli Enti territoriali (Comando carabinieri per la tutela dell’ambiente (CCTA), dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (ARPA), nonché dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli).
Tutte le attività svolte su sistemi FGAS sono state prese in esame: certificazioni delle aziende e personale, vendita, installazione, controlli, manutenzioni e comunicazioni alla banca dati.
Le sanzioni amministrative sono a carico di tutte le figure coinvolte nella filiera (operatore, manutentore, venditore ed ente di certificazione) e variano da un minimo di €150 ad un massimo di €150.000.
FGAS scadenza del 24 luglio
Con il nuovo DPR 146 del 16 novembre che abroga il precedente DPR 43/2012, durante il 2019, con diverse tempistiche, stanno entrando in vigore dfiverse novità, ad oggi la prima scadenza è quella del 24 luglio e riguarda l’iscrizione alla banca dati venditori di sistemi e di FGAS.
Si devono iscrivere al registro e comunicare i dati relativi alle vendite le imprese che forniscono apparecchiature non ermeticamente sigillate contenenti gas fluorurati a effetto serra agli utilizzatori finali
Le apparecchiature sono definite dall’articolo 4 c.2 del regolamento 517/2014 a) apparecchiature fisse di refrigerazione; b) apparecchiature fisse di condizionamento d’aria; c) pompe di calore fisse; d) apparecchiature fisse di protezione antincendio; e) celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero; f) commutatori elettrici;
Per accedere al portale è necessario disporre di uno strumento di “firma digitale”, per procedere all’iscrizione è possibile collegarsi al sito www.fgas.it o direttamente al sito www.bancadati.fgas.it.
Per colmare tale lacuna, la ISO ha istituito un gruppo di lavoro con lo scopo di fornire linee guida e dati numerici per la valutazione del fenomeno e i relativi accorgimenti necessari. Leggi tutto
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